Debora ti siamo vicini con tutti i nostri cuori

18.09.2023

settembre 18, 2023 - Catania, Primo Piano - 

𝗖𝗿𝗲𝗱𝗼 𝘀𝗶𝗮 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝗿𝗲 𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝘃𝗼𝗶 𝗹𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗶𝘁á.



La giornalista DEBORA BORGESE su Facebook ci ha dato una lezione di vita: Non si può non leggere e condividere questa sua toccante riflessione personale. Debora ti siamo vicini con tutti i nostri cuori  


D'altronde, sono costretta a farlo perché non vorrei che qualcuno pensasse che io sia una maleducata che sparisce all'improvviso senza una plausibile spiegazione. Badate bene: la presente non vuole essere una nota di autocommiserazione e non cerco compassione di cui francamente non ho bisogno. Chiedo solo comprensione alla mia irreperibilità in segno di collaborazione da parte vostra, utile al mio equilibrio e alla mia serenità.

Le mie condizioni di salute negli ultimi mesi sono precipitate e il quadro sin qui tracciato, dai primi accertamenti, dagli esami clinici già effettuati e dai medici e specialisti consultati, non lascia presagire nulla di buono per me.
Vorrei risparmiarvi un inutile dispendio di energie nell'alimentare false speranze di circostanza – che nessuno di competente, comprensibilmente, mi ha dato – per evitare dolori e delusioni che si potrebbero rivelare altamente nocive tanto per me quanto per voi. Piuttosto, vorrei indirizzare chi mi vuole bene all'accettazione perché credo sia il solo modo per affrontare questo momento, come ho fatto io.
Non si tratta di "rassegnazione" ma di "accettazione": la rassegnazione è solitamente avvolta nel tetro manto del maligno e della negatività. L'accettazione, invece, permette di guardare con lucidità la realtà e andare avanti fino alla fine, affrontando le avversità con il coraggio, la concentrazione e la determinazione di sempre. L'accettazione è anche una condizione necessaria per riuscire a realizzare le ultime incompiute. Dalla vita ho avuto tutto quello che avessi potuto desiderare e forse anche oltre, talvolta immeritatamente. Manca giusto qualcosa, quisquilie per qualcuno ma che per me si rivelano fondamentali a completamento delle mie soddisfazioni personali e della mia felicità.

Domani mi aspettano al Cannizzaro dove resterò il tempo necessario ad avere piena contezza del male che mi affligge. Per qualche giorno, dunque, sarò costretta a staccare la spina dall'ordinario e dal mio lavoro: si tratta di una condizione temporanea perché, fin quando potrò, nessuno si libererà tanto facilmente di me.

Ringrazio per la comprensione, l'affetto e la vicinanza il mio Presidente, Gaetano Galvagno, i colleghi dell'ufficio di presidenza, il Sindaco Carmelo Scandurra, assessori e consiglieri del Comune di Aci Castello, e gli amici che si sono immediatamente messi a disposizione per alleggerire il carico e i pensieri. A me ci penseranno i sanitari e il buon Dio.
La mia unica preoccupazione è la mia famiglia perché si sa: i problemi e le vere sofferenze non sono per chi va via ma per chi resta. È a loro che dovrete pensare perché, per quel che mi riguarda, vi garantisco di essere in ottime mani.

Io… mi sono già liberata dalle zavorre e sono circondata dall'affetto dei miei cari e dei miei amici più sinceri e leali, oltre che dei miei legali che mi rappresenteranno in mia assenza.

So bene che per qualcuno sarà una doccia fredda perché, nonostante questo dramma, ho mantenuto e sto continuando a mantenere il sorriso, a godere delle bellezze e dei piaceri che la nostra terra ci offre e a intossicarmi di musica, di libri, ma soprattutto di amore e di vita. E sto continuando a mandarvi ferocemente a fanculo quando lo meritate… E anche il vostro cuore sa quando lo meritate.

Vedete, la felicità è una cosa troppo seria per quanto mi riguarda ed è questa l'immagine che vorrei lasciare impressa di me, in ogni momento, anche il più terribile: radiosa, gioiosa, allegra, sorridente in ogni circostanza, determinata e battagliera. Conoscete bene il mio orgoglio e la mia determinazione.

Sempre.

𝑭𝒊𝒏𝒐 𝒂𝒍𝒍'𝒖𝒍𝒕𝒊𝒎𝒐 𝒓𝒆𝒔𝒑𝒊𝒓𝒐.

𝗡𝗢𝗧𝗔 𝗔 𝗠𝗔𝗥𝗚𝗜𝗡𝗘

Spero per la mia sanità mentale che non vi venga la malsana idea di sostituirvi a medici, specialisti, detentori di scienza infusa o, peggio, a consiglieri sanitari sulla scorta di esperienze personali dirette o indirette perché la forza di piantarvi un cinquino in faccia ancora ce l'ho e sono incompatibile col regime carcerario, al massimo mi metterebbero ai domiciliari e già, in un certo qual senso, lo sono. Ripeto: il pool medico che ho attorno a me è il migliore che la sanità regionale siciliana possa offrire e ha garantita la mia fiducia. Se mi fido io potete fidarvi anche voi, anche perché lo so che se qualcosa dovesse andare storta dovranno fare i conti con tutti voi. Manteniamo la calma e nessuno si farà male.

Per chi è credente e si vuole affidare alle preghiere ho anche il team spirituale con cui farvi mettere in contatto. Ma non trascinatemi in queste pratiche lontane anni luce dalla mia razionalità estrema.

Evitate di domandarmi "Come stai?": troverete opposizione ai sensi dell'art. 499, comma 2, cpp.

E a tutti lancio un appello: rispettate l'ambiente. Il modo insulso ed errato del conferimento dei vostri rifiuti con il porta a porta, la mancata igienizzazione delle strade urbane, le discariche abusive a cielo aperto, lo stesso smaltimento dei rifiuti su tutto il territorio regionale siciliano, i roghi tossici che innescate per smaltire i rifiuti abbandonati sul ciglio delle strade, i roghi boschivi, l'inquinamento ambientale, dei nostri mari e delle falde acquifere sono la principale causa di tutti i miei mali. Datevi una regolata affinché non lo diventino anche per voi e per i vostri figli, perché credetemi: sono dolori atroci e sofferenze insostenibili anche per me che notoriamente ho un'altissima soglia di sopportazione. Anche per questo, vi chiedo la gentilezza di non darmi il tormento perché devo concentrarmi al massimo per aumentare il livello di tolleranza.

Vi voglio tutti con la salute! E lo dico seriamente.