LA GIUSTIZIA È UN PARASSITA
Qualcuno dalle ultime vicende di dossieraggio(tutto parte da Napoli...) di politici di centro-destra da parte di organismi giudiziari in pugno alla sinistra o perlomeno a quella che si fa chiamare sinistra ma è assolutamente seguace per capitalismo finanziario straniero, dal quale riceve protezione incondizionata, qualcuno segue spera in un miglioramento sociale dopo queste vicende venute alla ribalta pubblica?Da quanti decenni Notiamo continui scontri, scaramucce definite apparentemente politiche, corruzioni di magistrati, corruzione di politici, i più ricorderanno già dagli anni Settanta, i casi di corruzione più eclatanti, con tangenti ricevute da lobby straniere per dirottare acquisti e spese dello Stato Italiano a favore di quelle Lobby, oppure quei miraculosi interventi giudiziari, che chiamarono Mani pulite, fatte da un gruppo di magistrati che sognavano con l'uso alternativo della Giustizia di modificare il corso sociale dell'Italia, ma finirono per essere capitanati da uno di loro che Molti dicevano essere un elemento affiliato a servizi segreti stranieri oltre Atlantico. E nello stesso periodo venivano eliminati altri due magistrati come Falcone e Borsellino, di cui per capirne il movente di quel gesto non sono bastati decenni di processi.Quindi tutti quelli che si agitano in una apparente lotta tra destra e sinistra, dove non c'è più né la destra e tanto meno la sinistra, e nemmeno l'opposizione, Perché non si può fare politica in un paese che non è libero come l'Italia, dove la oposizione quella vera fu disintegrata con la concessione di un enorme e spropositato finanziamento al fine di fare chiudere l'unico partito di opposizione che aveva in quel momento 8 parlamentari e Che riuscì a fare vera opposizione, fino a quando fu imposto dietro il pagamento di 5 miliardi di lire l'anno a favore della radio di quel partito, la cessazione dell'attività politica nazionale, la possibilità solo di presentarsi e di partecipare alla politica europea, e con il Benefit il defenestramento dell'ultimo oppositore rimasto che venne radiato dal Partito, con la scusante che scriveva troppi libri, Mauro Mellini.Gli anni sono passati, nulla è cambiato, ma molto è peggiorato.In magistratura si entra oggi come ieri solo per casta e per raccomandazione con concorsi prestabiliti a priori, dove ovviamente è praticamente impossibile dimostrare tutto ciò. Ma gli asini che commettono clamorosi errori di grammatica negli elaborati di quei concorsi, arrivano tranquillamente a divenire presidente di sezione di Cassazione, e sono quegli stessi che si adoperano in concorso con potentati finanziari stranieri, a zittire e perseguitare le voci libere, facendole raggiungere da ordinanze di loro sottoposti, al fine di distruggerne il lavoro di una vita, di disintegrare le loro aziende, di distruggere le loro famiglie, In un vortice psicopatico, e vendicativo degno dei più famosi Tribunali della Santa inquisizione spagnola. La soluzione in questo momento sarebbe andare oltre le accuse che si stanno muovendo contro la struttura della direzione nazionale antimafia, per capire come sia possibile che certi personaggi si possano permettere di fare distruggere le aziende di famiglia di coloro che li hanno accusati apertamente di corruzione e di collusione con ambienti mafiosi.La chiave della vicenda per quanto sembri banale, si trova nel tribunale di Napoli. E si trova dietro quei personaggi che continuano a dirsi gestori del diritto, che continuano ad affannarsi per dimostrarsi al di sopra di ogni sospetto, quando i posti di lavoro o di non lavoro, che ricoprono li hanno ottenuti solamente con l'inganno e con l'abuso.Il problema è a Monte.In memoria di Mauro Mellini, Napoli 6.2.2024 Francesco Bongiovanni