La tradizione della pigliata di lu ciliu

10.07.2023

luglio 9, 2023 - Racalmuto


La tradizione di la 'pigliata di lu Ciliu' è un sentitissimo atto di devozione religiosa e di grande valenza sociale a cui tutti quanti i Racalmutesi sono molto attaccati. Il giorno prima è preceduta dalla recita in costume rievocante la venuta della Madonna a Racalmuto. Mentre la presa del Cero prevede una contesa per impossessarsi della cosiddetta 'bannera' (bandiera), recante l'effige della Madonna. A partecipare a tale evento, civile e religioso, possono essere soltanto i figli scapoli dei piccoli, medi e grandi proprietari terrieri che, entro l'anno, si devono sposare. Questo cero, dell'altezza di oltre 5 metri, che in siciliano viene chiamato Ciliu, viene preso d'assalto ogni anno, dai giovani Racalmutesi, in un giorno stabilito della seconda settimanadi luglio, 'lu sabato di lu Munti', in un'ora stabilita, intorno alle 10 di sera, sempre nello stesso luogo del paese.
Per i Racalmutesi il giovane che prende il cero, detto in siciliano 'ca piglia lu ciliu', riscuoterá, nei successivi 12 mesi, tanto onore e tanto prestigio.
Fino alla prossima festa in onore di Maria Santissima del Monte, che si celebrerà l'anno successivo, diventa infatti il depositario del testimone per eccellenza dell'intera festa del Monte. Testimone consistente nella realizzazione di una nuova 'bannera', ricamata in oro zecchino, riproducente immagini sacre e profane ed, ovviamente, l'effige della Madonna di 'lu Munti'. Bannera che verrà posta sempre sulla sommità di 'lu Ciliu' e la cui nuova presa è rimandata alla prossima festa.
Il tutto viene celebrato tra rulli di tamburi, marce musicali, cortei di cavalli bardati, con in groppa cavalieri in costume d'epoca. Inoltre tutti quanti i Racalmutesi ed i visitatori sono invitati ad un rinfresco a base di prelibatezze locali quali gli ormai famosi taralli di Racalmuto. Il rinfresco viene offerto dal vincitore dell'anno precedente, prima della partenza del corteo.
Corteo in cui sfilano anche i ceri di altre categorie sociali e del mondo produttivo. Ci riferiamo al cero di li 'ugliarara', i venditori di olio, ed a quello di 'li cicirara', i venditori di ceci e granaglie. Quest'anno, per la prima volta, ha sfilato anche il cero degli emigranti, di nuova fattura ed appena inaugurato. Si tratta di un'opera d'arte del celebre scultore racalmutese Giuseppe Agnello e commissionato da un apposito comitato presieduto da Giancarlo Matteliano.
La domenica del Monte è invece caratterizzata dalle toccanti ed emozionanti 'prummisioni'.
In questo caso ci riferiamo ad atti di devozione tributati alla Madonna per le grazie ricevute. A piedi, anche a piedi scalzi o a cavallo, decine di devoti, con al seguito centinaia di amici e parenti, la domenica mattina sfilano in corteo, per poi salire la scalinata che porta al santuario, portando soldi e doni. 

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